Alberto Perini nasce a Savigliano nel 1971, dove vive e lavora. Dopo aver frequentato il liceo artistico di Cuneo, l’Istituto Europeo di design ed un corso di figura presso l’Accademia Albertina di Torino, affina la propria tecnica e comincia ad imporsi nel mercato con opere di notevole interesse per coloristica e taglio compositivo.

Propugnatore di un iperrealismo immaginato, sulla scia di aereiformiinterpretatori del Mondo come i Futuristi, “biechi” analizzatori della contemporaneità monitorata come Schifano o mistici esecutori come Stefanoni, l’autore propone paesaggi e tagli di vita vissuta particolarmente pregnanti e di impatto immediato.Sono costruzioni che riciclano tutto quanto la visiva mondanità ci obbliga ad ingurgitare con rilassanti tagli di atolli di Gauguianiana memoria o struggenti quanto meditabondi scorci di autogrill e distributori, incontrati nella loro affascinante solitudine all’imbrunire di un giorno o di una storia.

Sono alberi fulgidamente soli in una campagna irreale, di un verde brillante e foriero di speranza, ma leggermente inclinati dal vento verso un prato tiepidamente giallo che trasmette senso di bruciato, di fatale spegnimento del mutilare della chioma arborea . Sono tagli e colori tuttavia moderni ed accattivanti, di quella modernità rimediata da un animo sensibile e capace di tradurla in impatto riconducibile a desiderio di evasione, solitudine, ricordo o semplice piacere di astrazione dal quotidiano.